Idol K-Pop ricattati con video intimi: condannato il titolare di un autonoleggio

Un clamoroso caso di ricatto nel mondo K-Pop ha portato a una condanna: il titolare di un'agenzia di autonoleggio è stato condannato con la sospensione della pena dopo aver tentato di estorcere denaro a una coppia di idol, usando come leva un video registrato dalla dashcam di un'auto noleggiata, che li mostrava in atteggiamenti intimi.

Secondo quanto riportato da Sports Seoul, il tribunale distrettuale di Incheon ha inflitto al signor A, proprietario dell'attività di noleggio, otto mesi di reclusione con la condizionale per due anni e 120 ore di servizi sociali, dichiarandolo colpevole di estorsione.

La vicenda è emersa quando una membro di un noto gruppo femminile ha noleggiato un furgone dall'azienda del signor A. Dopo la restituzione del veicolo, il proprietario ha visionato le registrazioni della dashcam, scoprendo la presenza della cantante e di un membro di un gruppo maschile impegnati in effusioni sul sedile posteriore.

Il signor A ha quindi iniziato a minacciare la cantante, chiedendole la metà del valore del veicolo, pari a 47 milioni di won, con frasi del tipo: "Cosa avete fatto ieri sul retro dell'auto?", "L'auto è costata 47 milioni di won. Dammi la metà."

Temendo per la propria privacy, la cantante ha versato al signor A, in tre diverse occasioni, la somma totale di 9.793.000 won. Nonostante ciò, l'uomo ha continuato a esercitare pressioni e minacce per ottenere ulteriori somme di denaro.

I netizen coreani hanno espresso indignazione per l'accaduto, definendo il signor A senza scrupoli. Molti hanno lodato la cantante per aver avuto il coraggio di denunciare e le hanno offerto il loro sostegno. Alcuni hanno commentato che la pena inflitta fosse troppo lieve.