Il regista di 'Six Sense' nega le accuse di molestie sessuali

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Il regista di 'Six Sense' nega le accuse di molestie sessuali

Haneul Kwon · 3 novembre 2025 alle ore 2:48

Un produttore responsabile della popolare serie TV 'Six Sense: City Tour 2' ha rilasciato una dichiarazione respingendo le accuse di molestie sessuali mosse nei suoi confronti.

Il rappresentante legale del produttore, l'avvocato Lee Kyung-joon dello studio legale Cheongchul, ha pubblicato il 3 novembre una dichiarazione che chiarisce le notizie sulle accuse. Lo studio ha affermato che la persona che sostiene le molestie era una persona che era stata trasferita dal team a causa delle lamentele di colleghi e staff che soffrivano a causa della sua presenza.

Gli avvocati del produttore negano categoricamente tutte le accuse di molestie sessuali. Hanno dichiarato che ci sono stati solo contatti fisici casuali, come pacche sulla spalla, avvenuti durante una festa aziendale ad agosto alla presenza di numerosi colleghi e passanti. Hanno aggiunto che esistono anche filmati che mostrano la persona accusatrice toccare il produttore, supportati da prove presentate dallo studio alle autorità investigative.

Lo stesso produttore nega con forza le accuse. L'azienda sta attualmente conducendo indagini interne e le forze dell'ordine non hanno ancora avviato indagini formali. Gli avvocati del produttore hanno espresso profonda preoccupazione per la diffusione di informazioni false attraverso i media prima che venga presa una decisione ufficiale, sottolineando che si tratta di diffamazione volta a distruggere la reputazione del produttore.

Hanno esortato i media a astenersi dal fare ulteriori dichiarazioni e ad attendere i risultati dell'indagine ufficiale per una valutazione equa. Lo studio legale ha riaffermato che il produttore è umile e coopererà con le autorità durante l'intero processo investigativo per provare la sua innocenza.

I netizen coreani sono divisi. Alcuni esprimono supporto al PD, sottolineando la sua integrità passata, mentre altri sono preoccupati e attendono i risultati delle indagini. Il dibattito sulla diffamazione e sul ruolo dei media in tali casi è intenso.