Caso Kimchi: Salse con immagini giapponesi in Europa scatenano polemiche

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Caso Kimchi: Salse con immagini giapponesi in Europa scatenano polemiche

Seungho Yoo · 11 novembre 2025 alle ore 5:12

Le controversie sulla distorsione culturale relative al kimchi continuano a emergere in Europa. Questa volta, un'azienda spagnola è sotto accusa per la vendita di una "salsa kimchi" su cui è raffigurata una donna con indosso un abito tradizionale giapponese.

Il professor Seo Kyung-deok dell'Università Sungshin Women's University ha espresso la sua preoccupazione l'11 gennaio, dopo aver ricevuto segnalazioni dagli internauti. "Se salse kimchi come questa vengono vendute in Europa, c'è il rischio che il kimchi venga frainteso come un piatto giapponese", ha avvertito.

Il prodotto in questione è stato creato da un'azienda spagnola e sull'etichetta è disegnata una donna in kimono giapponese, accompagnata dalla dicitura in cinese "泡菜 (Pao Cai)". Il professor Seo ha sottolineato: "Il kimchi coreano e il Pao Cai cinese sono piatti chiaramente distinti. La combinazione di origine, denominazione e design è completamente errata".

Questo incidente si verifica a pochi giorni di distanza dalla controversia scatenata dal colosso tedesco della distribuzione ALDI, che sul proprio sito web aveva etichettato il "kimchi" come "kimchi giapponese". ALDI era già stato criticato in passato per aver associato il kimchi all'origine cinese.

"La ragione di questi errori ripetuti in Europa è la mancanza di comprensione delle culture asiatiche", ha affermato il professor Seo. "Ora che il K-food sta guadagnando attenzione globale, è fondamentale correggere le etichette e i design delle immagini errati". Ha inoltre annunciato che, a partire dal prossimo anno, intende promuovere attivamente una "campagna di internazionalizzazione del cibo coreano", concentrandosi sull'Europa, per rafforzare la corretta identità del kimchi e della cucina coreana.

Nel 2021, il kimchi è stato ufficialmente riconosciuto come standard alimentare internazionale dall'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) come "piatto vegetale fermentato di origine coreana". Nonostante ciò, continuano a verificarsi casi di fraintendimenti in Europa e in altri mercati esteri, dove il kimchi viene erroneamente considerato un piatto giapponese o cinese.

I netizen coreani hanno reagito con rabbia e preoccupazione. Molti commenti sulle piattaforme online esprimono indignazione per le ripetute false rappresentazioni e chiedono misure più severe per difendere la cultura coreana. Alcuni hanno anche espresso apprezzamento per gli sforzi del professor Seo.

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