Oh Young-soo, attore di "Squid Game", assolto in appello dall'accusa di violenza sessuale

L'attore Oh Young-soo, star della serie di successo "Squid Game", è stato assolto in appello dalle accuse di violenza sessuale. La sentenza è stata emessa nel pomeriggio dell'11 maggio dalla Corte d'Appello del Tribunale Distrettuale di Suwon.

Il tribunale ha annullato la sentenza di primo grado. La corte ha stabilito che, sebbene la presunta vittima avesse acconsentito a un abbraccio in modo riluttante, l'atto in sé non poteva essere considerato violenza sessuale a causa della vaghezza sull'intensità del contatto e del fatto che non vi fosse un rifiuto esplicito da parte della vittima.

Il tribunale ha inoltre osservato che la memoria della presunta vittima potrebbe essere stata distorta nel tempo. Considerando che ha cercato consulenza legale circa sei mesi dopo l'incidente e ha successivamente richiesto scuse all'imputato, che Oh Young-soo ha poi fornito, persistono dubbi sulla sua versione dei fatti. Tuttavia, basandosi sul principio del "dubbio a favore dell'imputato", il tribunale ha deciso di concedere l'assoluzione.

Oh Young-soo era stato inizialmente accusato di contatti fisici inappropriati con una donna nel 2017. La notizia della denuncia è emersa in ritardo nel novembre 2022. Dopo una decisione iniziale di non procedere da parte della polizia, un'indagine è stata riaperta dalla Procura di Seongnam su istanza della donna.

Oh Young-soo ha sempre negato le accuse, sostenendo di aver semplicemente tenuto la mano della donna per indicarle la strada vicino a un lago e che le sue scuse non implicavano un'ammissione di colpa.

La procura, tuttavia, aveva ritenuto di aver raccolto prove sufficienti a sostegno delle affermazioni della donna e ha portato Oh Young-soo a processo. Nel primo grado, tenutosi nel febbraio 2024, la procura aveva richiesto un anno di reclusione, e il tribunale aveva condannato Oh Young-soo a otto mesi di carcere con la condizionale. Entrambe le parti, accusa e difesa, hanno presentato ricorso in appello.

La reazione dei netizen coreani è stata divisa. Molti hanno espresso sollievo per l'assoluzione dell'attore, elogiando la decisione del tribunale. Altri, tuttavia, hanno sollevato dubbi, citando la complessità del caso e la possibilità che la memoria della presunta vittima possa essere stata influenzata dal tempo.