
L'attrice Lee Si-young partorisce la seconda figlia da embrioni congelati: L'avvocato analizza gli aspetti legali
L'attrice sudcoreana Lee Si-young è nuovamente al centro dell'attenzione mediatica per la nascita della sua seconda figlia. Secondo quanto riportato, la bambina è nata dall'impianto di embrioni congelati, effettuato senza il consenso del suo ex marito.
Durante la trasmissione radiofonica YTN "Lee Won-hwa's Case X File", l'avvocatessa Lee Jeong-min ha analizzato la questione dal punto di vista legale. Ha spiegato che, sebbene l'impianto degli embrioni sia avvenuto senza il consenso dell'ex marito, è improbabile che vi siano conseguenze penali.
L'avvocatessa Lee ha chiarito che la legge sull'etica della vita richiede il consenso di entrambi i coniugi al momento della creazione dell'embrione, ma non prevede un obbligo di rinnovo del consenso al momento dell'impianto. È probabile che i documenti originali per la creazione degli embrioni includessero una clausola per "l'impianto", che potrebbe essere interpretata come un consenso tacito.
Dato che l'impianto è avvenuto dopo il divorzio, non si applica la presunzione di paternità civile per i figli nati durante il matrimonio. Legalmente, la bambina è considerata una figlia nata fuori dal matrimonio, con il patrimonio genetico dell'ex marito, e il rapporto padre-figlio si stabilisce solo attraverso il riconoscimento ("인지") da parte del padre.
Tuttavia, poiché l'ex marito ha già espresso la sua volontà di "assumersi le responsabilità come padre", si prevede che, una volta completata la procedura di riconoscimento, egli sarà pienamente soggetto a tutti i diritti e doveri di un padre biologico, inclusi il mantenimento, l'eredità e il diritto di visita.
In risposta alla domanda se potesse esserci una responsabilità legale per una gravidanza avvenuta senza consenso, l'avvocatessa Lee ha osservato che, se il consenso alla creazione dell'embrione era già stato dato, è difficile contestare l'impianto stesso. Tuttavia, se l'ex marito avesse comunicato esplicitamente il suo rifiuto all'ospedale prima del trapianto, potrebbero esserci possibilità di risarcimento danni. Poiché non ci sono prove di tale revoca, la probabilità di una disputa legale è considerata bassa.
L'avvocatessa Lee ha inoltre sottolineato le "lacune legislative" in relazione al crescente numero di casi di crioconservazione e impianto di embrioni. La mancanza di norme specifiche per il consenso al momento dell'impianto e l'instabilità legale dei neonati a causa della non applicabilità della presunzione di paternità sono problematiche. Ha suggerito di migliorare il sistema per garantire la "presunzione di paternità a partire dal momento della creazione dell'embrione", poiché la situazione attuale potrebbe essere "eccessivamente onerosa" per la madre.
Lee Si-young ha recentemente annunciato la nascita della sua seconda figlia, definendola "un dono di Dio". Sebbene la sua decisione di impiantare embrioni congelati dopo il divorzio abbia inizialmente sollevato polemiche, la disputa legale sembra essersi conclusa con la dichiarazione dell'ex marito di voler adempiere ai suoi doveri paterni.
I netizen coreani hanno avuto reazioni contrastanti. Alcuni hanno espresso comprensione per il desiderio di Lee Si-young di formare una famiglia, mentre altri hanno criticato la complessità legale e i potenziali impatti sulla bambina. "È triste che le questioni legali debbano essere risolte dopo la nascita del bambino", ha commentato un utente.