
Membro dei BTS Jin accusato di aggressione sessuale: una donna giapponese a processo per un bacio non richiesto
Una donna giapponese di 50 anni è stata rinviata a giudizio con l'accusa di aver commesso aggressione sessuale nei confronti di Jin, membro della popolarissima band K-pop BTS (vero nome Kim Seok-jin).
Secondo quanto riportato dalla rete televisiva giapponese TBS News il 18 maggio, la donna, identificata come "A", avrebbe dichiarato: "Sono amareggiata. Non pensavo che questo potesse diventare un crimine".
L'incidente è avvenuto nel giugno dell'anno scorso, durante l'evento "2024 Festa" a Seul, dove Jin stava tenendo un evento "Free Hug" con circa 1.000 fan. Durante questa interazione, la signora "A" ha involontariamente baciato Jin sulla guancia, scatenando un'ondata di polemiche.
La scena del bacio è diventata virale sui social media, provocando un ampio dibattito. A seguito di ciò, alcuni fan hanno presentato una denuncia formale alle autorità sudcoreane, chiedendo un'indagine per aggressione in un luogo pubblico affollato.
La polizia aveva inizialmente indagato, ma il procedimento si era protratto. Tuttavia, dopo che la donna è rientrata in Corea ed è comparsa volontariamente, il caso è stato trasferito alla procura che l'ha formalmente incriminata per il reato di molestie in un luogo pubblico affollato, senza detenzione.
Questo caso solleva interrogativi importanti sui confini nel rapporto tra idol e fan e sulle conseguenze legali del comportamento invasivo.
I netizen coreani hanno espresso shock e forte disapprovazione per l'incidente. Molti hanno commentato che tali violazioni dei confini personali sono inaccettabili e meritano conseguenze serie. Altri hanno espresso rammarico per come un evento positivo sia stato macchiato da un'azione del genere.