
K-Pop in Cina? Il governo sudcoreano apre le porte ai concerti dopo anni di divieto
L'industria musicale sudcoreana guarda con grande attenzione alla Cina: il governo di Seul sta infatti promuovendo l'organizzazione di concerti K-pop nel paese. Questa iniziativa fa sperare in un allentamento del tanto discusso "Hanhanryeong" (divieto anti-Hallyu).
Secondo quanto riportato dalla scena musicale il 16 gennaio, le quattro maggiori agenzie di intrattenimento – HYBE, SM Entertainment, JYP Entertainment e YG Entertainment – hanno recentemente ricevuto richieste dal governo sudcoreano riguardo a concerti K-pop previsti per gennaio. Sebbene inizialmente si trattasse solo di richieste relative alla disponibilità degli artisti a gennaio, l'intenzione è chiara.
Le voci di possibili concerti in Cina hanno trovato ulteriore sostegno in seguito all'incontro tra il presidente sudcoreano Lee Jae-myung e il suo omologo cinese Xi Jinping avvenuto il mese scorso. Durante il vertice, si sarebbe discusso anche della possibilità di un grande evento a Pechino. Kim Young-bae, membro del Partito Democratico di Corea, ha rivelato via social media che durante una cena ufficiale è emersa la discussione su un'importante esibizione e che Xi Jinping avrebbe dato disposizioni in merito. Kim ha espresso l'auspicio che questo possa segnare l'inizio di una nuova era per la diffusione della cultura coreana, andando oltre la semplice revoca del divieto.
L'industria K-pop è prevalentemente ottimista e vede in questo un segnale di una possibile fine del "Hanhanryeong". Se concerti K-pop su larga scala dovessero tenersi in Cina il prossimo anno, sarebbe la prima volta dopo dieci anni. La Cina aveva infatti imposto un divieto, seppur non ufficiale, alla musica, ai drama e ai film coreani nel 2016, in risposta all'installazione del sistema antimissilistico americano THAAD in Corea del Sud, rendendo di fatto impossibili le esibizioni K-pop.
Nonostante recenti segnali di apertura, come la realizzazione di pop-up store senza esibizioni dal vivo, alcuni nel settore invitano alla cautela. "La fine del 'Hanhanryeong' è stata discussa più volte", ha affermato un manager musicale. "Sebbene ci siano grandi aspettative questa volta, data l'iniziativa governativa, l'opinione comune nel settore è che per i concerti in Cina bisogna aspettare fino all'ultimo giorno".
I netizen coreani hanno reagito con entusiasmo e speranza. Molti commentano che sono felicissimi del ritorno del K-pop in Cina e sperano che questo sia l'inizio della fine del divieto. "Finalmente! Non vedo l'ora che i nostri idol possano esibirsi di nuovo in Cina!", ha scritto un utente.