
Furto in casa di Park Na-rae: l'accusato ricorre contro la condanna di primo grado
Un uomo di 30 anni, accusato di aver rubato beni dalla residenza della comica sudcoreana Park Na-rae, ha presentato ricorso contro la sentenza di primo grado che lo aveva condannato a due anni di carcere.
Secondo quanto riportato dalla magistratura il 15 maggio, l'uomo, identificato come A, ha depositato l'atto di appello il 9 maggio presso la Corte distrettuale occidentale di Seoul, che aveva emesso la sentenza originale.
Il 3 maggio, il tribunale aveva inizialmente condannato A per furto e violazione di domicilio notturna, infliggendo una pena di due anni di reclusione.
La corte aveva motivato la sua decisione sottolineando che l'imputato aveva ammesso i fatti, si era costituito alla polizia l'11 aprile e aveva restituito la refurtiva. Tuttavia, sono stati presi in considerazione anche precedenti condanne, l'entità considerevole del danno e la richiesta di una pena severa da parte della vittima.
Inoltre, altre due persone coinvolte nel riciclaggio della merce rubata sono state condannate in primo grado a multe rispettivamente di 2 e 3 milioni di won per favoreggiamento. Non hanno presentato appello, pertanto le loro condanne sono definitive.
Come ricorderete, Park Na-rae è stata vittima di un furto per un valore di decine di milioni di won dalla sua casa di Itaewon, Seoul, in aprile. Inizialmente erano emersi sospetti di un coinvolgimento interno, ma le indagini della polizia hanno rapidamente identificato come sospetto un uomo di 30 anni con precedenti per furto.
Park Na-rae è una delle comiche più famose della Corea del Sud, celebrata per la sua personalità vivace e il suo umorismo distintivo. Dal suo debutto nel 2006, è diventata una figura centrale nel panorama dell'intrattenimento coreano. I suoi numerosi premi e la sua vasta popolarità testimoniano il suo successo.