
'Kokuhaku' di In Sang-il: un successo da record in Giappone e in concorso a Busan
Il film 'Kokuhaku' (titolo provvisorio) di In Sang-il, regista di origine coreana residente in Giappone, ha raggiunto un successo straordinario in Giappone, diventando il primo film giapponese in 22 anni a superare i dieci milioni di spettatori. Questo traguardo si accompagna alla sua selezione ufficiale nella sezione competitiva del Busan International Film Festival, segnando una doppia celebrazione.
Selezionato per la competizione della 30ª edizione del Busan International Film Festival, 'Kokuhaku' narra la storia di Kikuo (interpretato da Ryo Yoshizawa, da bambino da Showya Kurokawa), che dopo la morte del padre yakuza viene accolto in una prestigiosa famiglia di artisti kabuki. Il film esplora la complessa dinamica di amore e odio che si sviluppa sul palco e dietro le quinte per oltre 50 anni, in particolare attraverso il suo rapporto con l'amico e rivale Shunsuke (interpretato da Ryusei Yokohama, da bambino da Keita Koshiyama). L'opera è basata sull'omonimo bestseller del celebre romanziere giapponese Shuichi Yoshida.
In soli 102 giorni dall'uscita nelle sale giapponesi, 'Kokuhaku' ha superato i dieci milioni di spettatori, incassando 14,2 miliardi di yen (circa 133,5 miliardi di won sudcoreani). Questo fa sì che 'Kokuhaku' si posizioni al secondo posto nella classifica dei film giapponesi live-action di maggior incasso di tutti i tempi, succedendo a 'Bayside Shakedown 2: The Full Throttle' del 2003, 22 anni fa. L'obiettivo di superare i 17,35 miliardi di yen (circa 163,1 miliardi di won) di incassi di 'Bayside Shakedown 2' sembra ora a portata di mano.
Attraverso la sua presentazione al Busan International Film Festival, 'Kokuhaku' svelerà al pubblico globale la storia di una vita intera dedicata alla fiamma interiore che un uomo ha sempre desiderato raggiungere. L'amicizia, i conflitti, la gelosia e l'ammirazione tra Kikuo, spinto dalla sua passione per il palcoscenico, e Shunsuke, tormentato dal suo lignaggio familiare ineludibile, toccano profondamente gli spettatori.
La durata di 174 minuti, sebbene considerevole, cattura intensamente l'arco vitale di Kikuo. Dai tempi in cui sognava di praticare il kabuki per puro amore per l'arte, ai momenti di frustrazione di fronte alle dure realtà, il film evoca i sogni e le passioni che ognuno ha coltivato.
Questo culmine nella scena in cui Kikuo, sul palco, osserva il pubblico. Con le parole "C'è un momento che aspettavo di vedere", le fiamme che esplodono nell'oscurità della sala simboleggiano la passione di una vita (o forse ossessione e follia) di Kikuo per il suo "tesoro nazionale".
Allo stesso tempo, il film esplora i lati più oscuri della natura umana. Kikuo, pur talentuoso, ma privo di un lignaggio prestigioso, dice a Shunsuke: "Vorrei bere il tuo sangue in una tazza". È il momento in cui si rende conto che esistono confini invalicabili, nonostante i suoi sforzi. Le sensazioni di inferiorità, la miseria e le scelte sbagliate di Kikuo acquistano così credibilità. Allo stesso tempo, è comprensibile anche l'impotenza di Shunsuke, costretto a osservare da lontano i successi di Kikuo. Essendo l'unico figlio di una rinomata famiglia di kabuki, Shunsuke è frenato sia dalle aspettative che dal suo talento non del tutto sufficiente. In questo modo, entrambi i personaggi, situati ai poli opposti, suscitano la comprensione del pubblico.
Durante la conferenza stampa al Busan International Film Festival, il regista In Sang-il ha dichiarato: "Il kabuki si guarda a teatro, non al cinema. È notoriamente difficile da filmare, ed è la prima volta in circa 80 anni che viene realizzato un film sul kabuki. Con una durata di tre ore, era difficile prevedere un successo commerciale".
Nonostante queste condizioni estreme, il successo è attribuito alla regia di In Sang-il. 'Kokuhaku' utilizza la struttura di una pièce teatrale all'interno di un film. Mentre la storia di Kikuo viene raccontata, vengono mostrate anche le rappresentazioni di kabuki. In quei momenti, lo spettatore non è di fronte a un film, ma immerso in una performance di kabuki.
Il pubblico segue la regia di In Sang-il, muovendosi fluidamente tra il palcoscenico e il dietro le quinte. Nasce così un'arte che arde magnificamente e dolorosamente sullo schermo. 'Kokuhaku' di In Sang-il ha segnato un nuovo record nella storia del cinema giapponese.
Il regista In Sang-il è un cineasta di origine coreana attivo in Giappone. Il suo film 'Kokuhaku' è tratto da un romanzo di successo e affronta temi di identità culturale e il peso delle tradizioni. L'opera è apprezzata per la sua forza visiva e profondità emotiva.