Yorgos Lanthimos incontra 'Save the Green Planet!' in 'Bugonia'

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Yorgos Lanthimos incontra 'Save the Green Planet!' in 'Bugonia'

Sungmin Jung · 23 settembre 2025 alle ore 21:36

Il cult coreano del 2003, 'Save the Green Planet!' del regista Jang Joon-hwan, ha trovato una nuova, bizzarra forma d'arte sotto la guida di Yorgos Lanthimos. Un remake intitolato 'Bugonia' è stato presentato al Festival Internazionale del Cinema di Busan.

Il festival ha proiettato l'ultimo lavoro di Yorgos Lanthimos, 'Bugonia'. Il film racconta la storia di due giovani uomini convinti dell'invasione aliena della Terra. Rapiscono la CEO di una grande azienda, Michelle (interpretata da Emma Stone), perché credono che sia un'aliena intenzionata a distruggere il pianeta.

All'inizio del film, vediamo Teddy (Jesse Plemons), un operaio nel centro logistico dell'azienda di Michelle, mentre spiega con insistenza a suo cugino Don (Aidan Delwis) che Michelle è un'aliena che ha invaso la Terra. I due fratelli rapiscono quindi Michelle e cercano incessantemente di farle ricordare la sua natura extraterrestre. Michelle, tuttavia, è completamente confusa da tutta la situazione. Riusciranno i fratelli a salvare la Terra da Michelle, l''aliena di turno'?

'Bugonia' segue essenzialmente le tracce dell'originale 'Save the Green Planet!'. Dal modo in cui i fratelli etichettano Michelle come aliena, al rapimento e al processo di tortura. La differenza più evidente, tuttavia, è che il ruolo del capo azienda Kang Man-shik, interpretato nell'originale da Baek Yoon-sik, è ora ricoperto da una CEO donna di nome Michelle – un'inversione di genere.

Con l'inversione di genere, le scene di tortura, molto esplicite nell'originale, sono state sostituite da dialoghi scambiati tra Michelle e i fratelli. Sebbene la crudezza visiva sia stata ridotta, la densità della conversazione crea un tipo diverso di tensione.

Mentre 'Save the Green Planet!' era alimentato da un'immaginazione stravagante e originale, 'Bugonia' si concentra sulla situazione realistica dei fratelli Teddy, semplici operai e gente comune. L'enfasi qui è più sul 'nero' che sulla 'commedia' dell'umorismo nero dell'originale.

A ciò si aggiungono la messa in scena e la musica tipiche di Lanthimos. Il regista intreccia le fantasiose idee dei fratelli, che credono la CEO un'aliena, con fenomeni sociali, rendendo evidente che la storia non è una fantasia campata in aria, ma è profondamente radicata nella realtà. La musica, che interviene ogni volta che viene mostrato il passato di Teddy, crea un forte contrasto con il presente.

Il film preserva il fascino dell'originale, aggiungendo al contempo il tocco personale di Lanthimos. Originariamente, Jang Joon-hwan, il regista dell'originale, avrebbe dovuto dirigere il remake, ma per vari motivi ciò non si è concretizzato. Invece, ha lavorato con Will Tracy, sceneggiatore della serie 'Succession' e del film 'The Menu'. Dal 2018, il distributore sudcoreano CJ ENM ha guidato lo sviluppo del progetto, a partire dalla sceneggiatura in lingua inglese di 'Bugonia' fino all'assemblaggio del regista, degli attori e delle case di produzione.

Sono passati sette anni dalla fase di sviluppo. Dai fratelli e sorelle che hanno salvato la Terra nell'originale, in 'Bugonia' sono diventati cugini. La CEO rapita è passata da un capo azienda maschio a una CEO donna. Eppure, l'ironia dell'opera rimane intatta. È solo una leggera differenza di tonalità, come tra grigio e grigio scuro.

Yorgos Lanthimos è noto per i suoi film surreali e spesso inquietanti che fondono commedia nera e temi filosofici. Le sue opere più celebri includono 'The Lobster', 'The Favourite' e 'Poor Things'. I suoi film sono caratterizzati da uno stile visivo unico e trame spesso non convenzionali. 'Bugonia' segna il suo ritorno alla regia dopo il successo di 'Poor Things'.