
Caso IGIN: Jin dei BTS coinvolto in un'indagine per falsa etichettatura
Le controversie che circondano Baek Jong-won, CEO di The Born Korea, stanno ora avendo ripercussioni anche sul membro dei BTS, Jin.
La Jin's Lamp, una società agricola da lui e Jin co-investita, è stata denunciata per violazione della legge sull'indicazione di origine.
La Jin's Lamp, fondata nel 2022 tramite un investimento congiunto, ha lanciato nel dicembre 2024 il liquore distillato 'IGIN'. La produzione di 'IGIN' è stata gestita dalla Jin's Lamp, mentre la distribuzione è stata affidata alla Yesandoga, una società agricola affiliata.
Secondo la denuncia, nella serie 'IGIN Highball Tonic' venduta tramite un negozio online, i gusti 'prugna' e 'anguria' presentavano un'errata indicazione degli ingredienti.
Sebbene siano stati utilizzati concentrati di origine estera, l'origine è stata falsamente indicata come 'nazionale' sulla pagina principale e nei dettagli del prodotto. La violazione della legge sull'indicazione di origine può comportare una pena detentiva fino a sette anni o una multa fino a 100 milioni di won.
I funzionari speciali di polizia dell'ufficio di Yesan hanno dichiarato che indagheranno su eventuali violazioni e condurranno una revisione completa del caso.
Le reazioni del pubblico sono contrastanti: alcuni ritengono che Jin abbia una certa responsabilità, mentre altri sostengono che sia stato un semplice investitore.
Il rapporto di fiducia tra Baek Jong-won e Jin dei BTS, che sono diventati grandi amici attraverso i programmi televisivi, è ora sull'orlo del crollo.
Jin, nato Kim Seok-jin, è il membro più anziano dei BTS, il gruppo K-pop di fama mondiale. È celebrato per la sua presenza scenica carismatica e per essere uno dei vocalist principali del gruppo. Oltre alla sua carriera musicale, Jin ha anche lavorato come presentatore e ha partecipato a vari spettacoli di intrattenimento, affermandosi come un artista poliedrico.